Non solo Acerbi e Frattesi. C’è anche Zalewski. Anzi, a dire il vero, mancava solo lui. Il gol dell’ex Roma chiude un cerchio, tanti cerchi. Concentrici, di importanza a salire. E’ la rete che apre la sfida col Torino poi vinta nonostante in campo ci fosse solo un titolare, almeno sulla carta. Ma chiude al tempo stesso la settimana da sogno dell’Inter qualche giorno l’impresa per antonomasia col Barcellona valsa la finale di Champions.

Il calciatore di origine polacche completa col più classico dei tiri a giro completa la lista dei giocatori dell’Inter a segno nella stagione. Ci sono andati tutti. Tranne i portieri ovviamente e i giocatori della primavera. Un segno importante di come la squadra di Inzaghi partecipi tutta alla manovra e tutta si proponga in zona offensiva.

Come Acerbi col Barcellona appunto, centravanti aggiunto nel momento del bisogno per riacciuffare il Barcellona allo scadere quando l’avventura Champions sembrava finita e tanti interisti aveva già preso la via del ritorno a casa lasciando San Siro colpevolmente in anticipo sul triplice fischio.

Zalewski operaio che la mette all’angolino proprio come Frattesi che si alza dalla panchina nella notte magica di San Siro per farlo esplodere di gioia ai supplementari regalando all’Inter la finale di Champions, il sogno che si potrebbe avverare nella finale di Monaco. Un altro finale però aspetta i nerazzurri. E’ quello di campionato.

Perché il gol di Zalewski ha riaperto anche la corsa scudetto. Grazie alla capocciata di Vasquez che ha frenato il Napoli. L’Inter si gioca tutto nelle prossime settimane. Merito dei vari Thuram, Lautaro, Barella, Bastoni, Sommer, sì vero ma anche della sua classe operaia mai come in questo momento in paradiso cullando un sogno, anzi due.

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