
Con due degli obiettivi più importanti della stagione già accantonati, la Champions League e la Coppa del Re , il Real Madrid di Carlo Ancelotti aspira ancora a vincere la Liga e la Coppa del Mondo per club: a cinque giornate dalla fine le merengues hanno quattro punti di distacco dal Barcellona ma è come se fossero cinque visti gli scontri diretti favorevoli agli azulgrana. Ancelotti non si arrende anche se il momento è difficile tra le contestazioni e i dubbi sul suo futuro.
Troppi alti e bassi per le merengues, apparse inaffidabili. Niente a che vedere con la stagione scorsa, quando ogni partita dava la certezza che il Madrid sarebbe stato un avversario difficile da battere. La differenza si riflette nei numeri: solo due sconfitte nella stagione 2022-23, contro le tredici di quella attuale. Stride il gap con il Barcellona, che affronteranno domenica prossima in un duello decisivo, finora i blancos hanno collezionato tre sconfitte in tre partite, subendo dodici gol. S
Il Brasile si allontana
Messo in discussione per tutta la stagione, sia dall’interno che dall’esterno del club, l’eliminazione dai quarti di finale di Champions League ha fatto saltare il futuro di Ancelotti. Nemmeno le due Champions League vinte in quattro tentativi sembrano bastare. Anche se vincessero il campionato, si suppone che si tratterebbe solo di un addio in grande stile per l’allenatore di maggior successo nella storia del club. Sembra sfumata per lui anche la nazionale brasiliana, con Jorge Jesus che si è dimesso dall’Al-Hilal pronto ad accettare la Selecao.
In questo contesto difficile, tra tanti infortunati e un clima rovente il Real Madrid si trova ad affrontare la fase finale della Liga, che potrebbe benissimo segnare la fine del secondo periodo di Ancelotti alla guida della squadra.
La domanda sul Brasile arriva inevitabilmente: “Posso chiarire. Nutro molto affetto per la mia squadra, i miei giocatori e i miei tifosi, così come nutro per loro un profondo rispetto. Parlerò del mio futuro il 25 e non prima. Pensiamo al presente, alle prossime partite. Pensiamo di poter lottare e quello che faremo è lottare per la Lega fino all’ultimo secondo dell’ultima partita. Siamo concentrati su questo e non pensiamo ad altro. Abbiamo avuto molti infortuni, molte difficoltà, ma siamo convinti che possiamo mettere insieme una buona squadra e vincere la partita di domani”.
Il futuro di Ancelotti
La stampa incalza: “La stagione non finisce col campionato ma non sono tenuto a rispondere ora su cosa potrebbe succedere dopo il 25 maggio. Sto bene. Capisco che vuoi parlare del mio futuro, ma io non voglio. È semplice. È una mancanza di comunicazione con te. So perfettamente cosa devo fare, cosa farò e cosa sto facendo, e non sto parlando del mio futuro oggi. So che oggi vi deluderò, ma non mi importa. Cosa succederà… non lo so. Qualunque cosa sia, sarà un addio fantastico, perché nutro molto affetto per il club. Non discuterò mai con il club e non permetterò che si scateni uno scontro l’ultimo giorno, che sia il 25 maggio di quest’anno, del 2027 o del 2030
Gli chiedono se è la stagione più complicata, Ancelotti replica: “A livello personale, no. A livello professionale, la situazione è ovviamente più complicata del solito. Arriviamo da una stagione quasi perfetta e abbiamo incontrato molte difficoltà. Mancano ancora cinque partite e tutto può succedere, ma non possiamo abbassare la guardia. Dobbiamo vincere queste cinque partite e dare il massimo. Se vinci puoi cambiare la stagione e fare un’ottima stagione”,