Raramente si è assistito a una finale più squilibrata di quella di stasera. Il PSG ha perso le sue stelle nelle scorse estati, ma altre ne ha trovate per la via, ben guidate da un allenatore come Luis Enrique. Così è finito il tabù Champions. Crollo incredibile invece per l’Inter e per Simone Inzaghi nella cui stagione non rimane davvero nulla. Ma la differenza è parsa talmente abissale da non poter rifugiarsi neppure nei rimpianti.

Il ringraziamento di Inzaghi per il percorso

Le prime parole di Inzaghi sono di ringraziamento per la squadra: “Sono orgoglioso di quello che hanno fatto i ragazzi durante tutto il percorso. Abbiamo trovato una squadra più forte di noi, più brava di noi. Abbiamo approcciato male la gara facilitandogli il compito. Ci dispiace per la sconfitta, siamo amareggiati ma non cancella quanto fatto fino a oggi“.

Inzaghi, il futuro è ancora un rebus

Sul futuro all’Inter nessuna decisione è ancora presa, confessa Inzaghi: “Vedremo con la società. Ora c’è troppa delusione per pensare, ci sarà tempo per parlarne con calma con la mia società che è sempre con noi, dal presidente a tutti gli altri”. E in conferenza stampa, sul possibile addio, Inzaghi ha rincarato la dose facendo comparire sul volto di Marotta, seduto al suo fianco, un’espressione di delusione mista imbarazzo: “Sarò negli USA per il Mondiale per Club? Ora non so rispondere a questa domanda. Sono venuto qui per educazione e rispetto”. Infine, sul mancato impiego di Frattesi, il tecnico ha svelato: “Davide avrebbe meritato di giocare ma non riuscivamo a creare per cui ho provato soluzioni diverse. Abbiamo anche avuto due cambi forzati“.

La voce della società sulla stagione e su Inzaghi

Beppe Marotta fa sentire la voce della società in una serata brutta per l’universo Inter: “La serata è stata negativa. L’avversario ci ha surclassato in tutto, come dice il punteggio. Ci dispiace per la prestazione, ci dispiace per i tifosi ma questo non deve inficiare il cammino della stagione. Abbiamo superato avversari come Bayern e Barcellona. La stagione è fatta da 59 partite e abbiamo dimostrato come questa società e questa squadra meritino questo palcoscenico”.

Non è in discussione, infine, il futuro dell’allenatore: “Con Inzaghi ci vedremo la prossima settimana. Il mister ha un altro anno di contratto ma ha dimostrato di meritare il ruolo che ricopre. Non è una serata negativa che cancella tutti i meriti. Ci incontreremo ma questo a prescindere da questa serata”. La chiosa è sul calcio italiano: “Nessun alibi ma il nostro movimento è ormai di passaggio”.

L’ex Hakimi e il lavoro di Luis Enrique

Achraf Hakimi non ha dimenticato il suo passato, anche se gli ha fatto del male. Il terzino marocchino ha segnato il gol che ha sbloccato la gara ma non ha esultato. “Sono venuto qui per fare la storia del club ed è successo qualcosa di magnifico. Miglior terzino al mondo? Penso solo a giocare a calcio e far divertire la gente”.

Chi può festeggiare è Luis Enrique: “La mia preoccupazione maggiore era gestire le preoccupazioni. Questa è una citta che non aveva mai vinto la Champions, la pressione era esagerata quindi ho pensato solo a ridurre per consentirci di giocare semplicemente a calcio. L’Inter è un’ottima squadra e abbiamo fatto un lavoro incredibile. Voglio citare Dembelé per il lavoro difensivo anche se abbiamo fatto gol con tanta facilità”.

Il progetto del PSG è nato con la partenza di Mbappé: “Via le stelle? Abbiamo deciso per un progetto diverso facendo crescere altre stelle. Tutti sono migliorati e tutti giocano per la squadra. La bandiera per mia figlia? Mia figlia è sempre con me, non ho bisogno di una vittoria per sentirla: non cambia nulla nei miei sentimenti”.

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