Contestazione, fischi, la Curva Sud che abbandona lo stadio dopo 15 minuti. Sono questi gli ingredienti di un Milan-Monza che conta zero per la classifica. Ed il primo tempo in effetti tanto vale: zero, data la totale assenza di emozioni. Nella ripresa, poi, Conceicao aggiusta il tiro e si porta l’incontro a casa con le reti di Gabbia e Joao Felix. Ma c’è poco da esultare per il Diavolo per una stagione che si conclude in modo fallimentare.

Le scelte di Conceicao e Nesta

Clima surreale a San Siro. D’altra parte la partita più importante del Milan, ormai, non si gioca in campo bensì fuori. Mentre i tifosi contestano, Sergio Conceicao sceglie il suo ultimo 11 da allenatore del Diavolo. Ed è sorprendente perché restano fuori Leao, Theo Hernandez ed anche Fofana. Jovic fa la prima punta, con Camarda in panchina.

Il Monza è l’altro grande flop di questa edizione di Serie A. Condannato già aritmeticamente da tempo alla B, i brianzoli sono privi di D’Ambrosio ed Izzo. Tra i pali c’è ancora Pizzignacco. In avanti, invece, Keita Balde è il terminale offensivo con Caprari e Ciurria a supporto.

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Unica emozione: l’uscita di scena della Curva

Un’emozione prova a crearla in avvio Pavlovic con un colpo inaspettatamente presente nel suo repertorio: il calcio di punizione. Nell’occasione, però, Pizzignacco è pronto. Dopo 15 minuti la Curva Sud abbandona lo stadio come aveva annunciato anche prima dell’inizio della gara. E onestamente la verità è che non è che si siano persi chissà quale spettacolo in un primo tempo complessivamente poco vibrante. Keita segna a fine primo tempo ma è offside.

Gabbia e Joao Felix: il Milan si congeda con una vittoria

Nella ripresa, al fine di rivitalizzare il suo Milan, Conceicao inserisce Camarda e Chukwueze e qualche risposta arriva. L’occasione più nitida arriva sulla testa di Joao Felix che colpisce la traversa. Un minuto dopo è più lesto Gabbia che di testa da angolo infila l’1-0. La difficoltà era sbloccare la gara: dopo tutto diventa in discesa. Così arriva il raddoppio di Joao Felix su punizione.

Le pagelle del Milan

  • Maignan 6 Nessuna parata particolarmente degna di nota.
  • Tomori 6,5 Non va mai in difficoltà. La serata è tranquilla.
  • Gabbia 7 Keita non gli dà particolare filo da torcere. Segna il gol che apre la gara.
  • Pavlovic 6,5 Tenta il gol su punizione. Ben piazzato anche in difesa.
  • Musah 5 Da esterno a tutta fascia fa tanta fatica. E’ quasi insignificante. (Dal 46′ Chukwueze 7 Anche se confusionario ha il merito di rendere il match più frizzante: dopo la noia del primo tempo ci voleva proprio).
  • Reijnders 6,5 Tocca una discreta quantità di palloni, la qualità è risaputa.
  • Loftus-Cheek 6 In crescita, pur senza strafare. Partita di sostanza, la sua.
  • Bartesaghi 6 Ha voglia e si impegna. Nel contesto generale, va bene così. Si rende protagonista anche di una bella giocata offensivi con applausi dal pubblico. (Dal 61′ Jimenez 6 Non dà la stessa esuberanza di Chukwueze ma è decisamente più ordinario).
  • Pulisic 6 Uno spunto per tempo: non la sua miglior partita della stagione. (Dall’86’ Florenzi ng).
  • Joao Felix 7 Un controllo sbagliato accende i fischi di San Siro. Non meritati, almeno quest’oggi. Prova due conclusioni: una va fuori di poco, l’altra finisce sulla traversa. Alla fine su punizione riesce ad andare a bersaglio. (Dall’80’ Fofana ng).
  • Jovic 5,5 Non è facile la vita per l’attaccante serbo. Riceve pochi palloni giocabili né fa molto, a dire il vero, per averne. (Dal 46′ Camarda 6,5 Decisamente più vivo del suo predecessore. Cerca il gol in tutti i modi).

Top e flop del Monza

  • Pizzignacco 6,5 Si è fatto trovare pronto. Non ha responsabilità sui gol presi.
  • Akpa Akpro 6 Sempre ben posizionato, corre per due.
  • Caldirola 5,5 Il reparto difensivo ha perso un po’ di esperienza e non riesce a sopperire.
  • Keita Balde 5,5 Prima punta assai atipica. Non riempie mai l’area né si rende pericoloso.

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