Il Bologna batte l’Inter, rimette tutto in discussione nella lotta scudetto e si rimette seriamente in carreggiata per la lotta Champions. Partita strana quella del Dall’Ara, inespressa per lunghi tratti e con poche occasioni da gol. Nel finale, però, i nerazzurri sono sulle gambe con gli attaccanti in scarsa condizione. Escono così fuori i felsinei che trovano con la semirovesciata di Orsolini il gol da 3 punti.

Le scelte di Italiano e Inzaghi

La partita più attesa di tutta la settimana per quel che riguarda il campionato italiano. Il Bologna deve fare punti per restare attaccato alla lotta Champions. L’Inter non può permettersi passi falsi, dal momento che il Napoli è alle calcagna. Italiano lascia in panchina Orsolini e lancia Dominguez sulla trequarti con Dallinga prima punta.

Simone Inzaghi fa riposare Dimarco, con Carlos Augusto pronto a sostituirlo. E sceglie il Tucu Correa in luogo dell’indisponibile Thuram. Il calendario è bello intenso: mercoledì c’è il ritorno di Coppa Italia con il Milan, poi la Roma e quindi la Champions League.

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Ndoye accende i felsinei, Inter spuntata

L’Inter parte bene con due opportunità nei primi minuti con Lautaro e con Carlos Augusto. Poi il Bologna entra in partita sfondando soprattutto sul lato destro, quello di Ndoye che trova spesso il supporto anche di Odgaard. Tocca a Pavard ricorrere agli straordinari per evitare a Dallinga di fare l’1-0. Tanta intensità in campo ma anche grande equilibrio con il parziale 0-0 che ne diventa una chiara conseguenza.

Orsolando nel finale

La partita si accende dopo 10 minuti dall’inizio del secondo tempo. Tante proteste in campo per la direzione di gara di Colombo ma i cartellini rossi arrivano alle panchine con destinatari Italiano e il vice di Inzaghi Farris. In compenso si riducono sensibilmente le opportunità da gol. Il finale cambia drasticamente il senso dell’incontro. L’Inter è sulle gambe, il Bologna ne approfitta trovando con la semirovesciata di Orsolini la rete da 3 punti.

Le pagelle dell’Inter

  • Sommer 6 Fa praticamente il regista della squadra, tanti sono i palloni che tocca. Ma di parate determinanti non ce ne sono.
  • Pavard 6,5 Prodigioso il salvataggio su Dallinga: vale come un gol.
  • Acerbi 6 Si fa saltare secco da Ndoye. Meno convincente rispetto agli standard ma alla lunga regge.
  • Bastoni 6 Tocca prevalentemente a lui contenere Ndoye. Lo fa al meglio possibile e sfiora il gol di testa. (Dal 64′ Dimarco 6 Ruba una palla pericolosa ad Holm anche se non ne viene fuori nulla di clamoroso)-
  • Darmian 6,5 Con lui non si è mai uno in meno. Gara nel complesso più che sufficiente per l’apporto sia difensivo che offensivo. (Dall’87’ Bisseck 5 Protagonista in negativo nell’azione del gol di Orsolini).
  • Barella 6 Serve il suo dinamismo in un centrocampo che altrimenti andrebbe in difficoltà quest’oggi contro un Bologna ben messo in campo.
  • Calhanoglu 6,5 Le cose migliori le fa nel recupero palla.
  • Mkhitaryan 5,5 Segnali di stanchezza evidenti da parte dell’armeno. Un po’ sulle gambe, si fa anticipare o perde palloni banali. (Dal 64′ Frattesi 6 Non trova possibilità per farsi valere con i suoi proverbiali inserimenti ma anzi deve lavorare di contenimento data la sofferenza nel finale).
  • Carlos Augusto 6 Da quelle parti c’è Ndoye che è un peperino. Il brasiliano è costretto agli straordinari ma dove fa meglio è sicuramente nella metà campo opposta.
  • Correa 5 Presenza impalpabile. (Dal 69′ Taremi 5,5 Non cambia più di tanto la sostanza).
  • Martinez 5,5 Gli si può rimproverare poco ma è costretto a giocare molto lontano dalla porta. Così diventa innocuo. (Dall’87’ Arnautovic ng)

Top e flop del Bologna

  • Orsolini 8 Segna un gol capolavoro in un momento assai delicato.
  • Ndoye 6,5 Sempre il più pericoloso tra i felsinei. A tratti incontenibile tant’è che la marcatura è doppia, talvolta anche tripla.
  • Beukema 6,5 Soglia dell’attenzione ai massimi livelli. Dalle sue parti non passa nessuno.
  • Lucumi 6,5 Affidabile partner dell’olandese. Fa soffrire Lautaro togliendogli spazio.
  • Freuler 6 Il giudizio complessivo è sufficiente, anche qualcosa in più. Non è un giocatore che ruba l’occhio ma è costantemente ben posizionato. Dà equilibrio al resto della squadra.
  • Miranda 5,5 Il piede dovrebbe essere parecchio educato. In questo pomeriggio al Dall’Ara però questa caratteristica si nota poco.
  • Dallinga 5,5 Poco coinvolto. Ci prova nei primi minuti poi diventa agevole preda della retroguardia nerazzurra.

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