
Lui il sì l’aveva detto sin dal primo incontro: entrare nel Milan era un onore e una responsabilità, che vanno di pari passo e gradite entrambe ma Igli Tare ha dovuto sudare prima di firmare il contratto come ds. Mesi di casting, interviste, telefonate e incroci con tanti nomi a ballare, da Paratici a D’Amico, poi la nomina definitiva. L’ex Lazio è da giorni ufficialmente l’uomo chiamato a risollevare il Diavolo e parla per la prima volta da milanista a Milan tv.
I ricordi di Tare
Dici Milan e Tare pensa a quella squadra anni 80 che vedeva in tv da bambino, quella di Liedhlom made in England con “rasoio” Wilkins e Attila Hateley. Il ds albanese rivela di avere sempre tifato rossonero da bambino e aggiunge dei particolari: “Il Milan ha una storia gloriosa. Il mio esordio in Serie A è un Brescia-Milan, il mio primo figlio è nato durante un Milan-Bologna il 13 settembre 2003. È un legame molto affettivo, poi i grandi giocatori, i grandi campioni, una società guidata con classe ed eleganza ha fatto sì che questo è uno dei club, insieme al Real Madrid, più gloriosi del mondo. Vuol dire tanto per me”.
Il rapporto con Ibra
Tare si è già confrontato – e più volte – con Giorgio Furlani e con Zlatan Ibrahimovic (“Penso di avere idee chiare e dobbiamo essere pronti per realizzarle. Dobbiamo partire nella maniera giusta, le aspettative sono tante: è stata una stagione lunghissima e con tante delusioni”) e vuol ripartire proprio dall’anno-no: “L’ho vissuta anche da fuori questa cosa: sono arrivato con idee chiare, con tanto entusiasmo e voglio trasmettere questa cosa qua a tutto l’ambiente milanista perché è fondamentale imparare dagli errori che sono stati fatti e cercare da oggi di partire con energia e voglia per far sì che il Milan torni a essere quello che abbiamo sempre visto nella sua storia”.
Obiettivo vincere subito
Il ds è chiaro: “Dobbiamo essere chiari su una cosa: il Milan è un club dove si chiede subito il risultato, è un club dove devi vincere. Di questa cosa qua mi sono reso conto e sono pronto ad affrontarle: dobbiamo fare sì che questo accada ma con delle idee chiare. Il mio ruolo è importante per dare le strategie giuste per quanto riguarda i giocatori e soprattutto i giovani, dare lo spazio per giocare in questo club. Per me l’appartenenza vuol dire tanto. I giocatori che vengono a giocare nel Milan, devono capire da subito che questa maglia ha un peso importante, questo stadio ha un peso importante. Ho una frase che uso sempre: conta più quello che hai scritto davanti che quello che hai scritto dietro. Penso che così dev’essere anche al Milan”.
Tare e il mercato
Tare non fa nomi ma indica le caratteristiche che dovranno avere i giocatori: “Voglio vedere una squadra che suda la maglia, che ha fame e voglia di vincere. Voglio vedere quel San Siro che esplode dalla gioia dei tifosi. Farò tutto, darò tutto me stesso perché questa cosa si realizzi perché è bellissimo vedere il popolo milanista gioire nelle vittorie di questa squadra”.