
In casa Milan prosegue il casting per il nuovo direttore sportivo, dopo il definitivo “no” per Fabio Paratici e i dubbi che accompagnano l’ipotesi Igli Tare. Nel mirino del trio Furlani-Ibrahimovic-Moncada c’è Tony D’Amico dell’Atalanta, che potrebbe decidere di trasferirsi a Milanello per un ciclo importante. Manca il via libera dell’Atalanta. Intanto, nonostante la Supercoppa Italiana e la possibile vittoria della Coppa Italia, il destino di Sergio Conceiçao appare segnato. E sullo sfondo spunta Maurizio Sarri.
- Milan, Tony D’Amico in cima al taccuino per il ruolo di ds
- L’Atalanta fa muro
- Sarri, il retroscena per il dopo Conceiçao
Milan, Tony D’Amico in cima al taccuino per il ruolo di ds
È Tony D’Amico il profilo in cima al taccuino della dirigenza del Milan in vista della stagione 2025/26. L’attuale direttore sportivo dell’Atalanta, che si è dimostrato all’altezza di figure importanti come quella di Giovanni Sartori, ha attirato su di sé le attenzioni della società rossonera, chiamata ad accelerare i tempi per programmare una strategia di mercato e scegliere i componenti dell’area tecnica che verrà.
Il futuro di Sergio Conceiçao, infatti, sembra essere lontano da Milanello, al di là dei risultati ottenuti finora in Supercoppa e in Coppa Italia. Pesa il nono posto in classifica, che potrebbe essere valorizzato soltanto da un successo in grado di garantire il pass per la prossima Europa League. Il nuovo ds sarà libero di fare le sue valutazioni e scegliere insieme alla proprietà il nuovo allenatore del Milan.
L’Atalanta fa muro
Ad oggi, l’Atalanta non intende liberare Tony D’Amico. Il dirigente della Dea, che vanta altri due anni di contratto con la famiglia Percassi, dovrà necessariamente trovare un accordo con la società d’appartenenza, qualora volesse accettare la corte del Diavolo. Contatti avviati tra le parti, ma con la consapevolezza che non sarà facile convincere i vertici bergamaschi.
L’Atalanta, salvo clamorose sorprese, giocherà la Champions anche il prossimo anno e non vorrebbe stravolgere il suo organigramma, una volta chiarita la posizione di Gian Piero Gasperini. Il Milan continua a lavorare sotto traccia, con l’obiettivo di arrivare alla meta senza ulteriori intoppi. La scelta, sponda rossonera, spetterà a Giorgio Furlani, che ha ampiamente ribadito che vorrebbe portare alla corte di Cardinale un “ds tradizionale“. E D’Amico risponde perfettamente all’identikit.
Sarri, il retroscena per il dopo Conceiçao
E in panchina? Dal direttore sportivo al nuovo tecnico, è un attimo. Complice l’imminente addio di Conceiçao, impazza il toto allenatore, con diversi profili al vaglio della società. Tra i tanti nomi usciti, però, è venuto fuori in queste ore anche quello di Maurizio Sarri, ad un anno dalla burrascosa separazione con la Lazio di Lotito.
Ad avvicinare la figura di Sarri al Milan è l’agente Paolo Busardò, professionista che collabora con la CAA Soccer, agenzia che cura a sua volta gli interessi dell’allenatore toscano. In tal senso, sono noti i buoni rapporti che intercorrono tra lo stesso Busardò e Giorgio Furlani, l’uomo designato ad avere l’ultima parola sul neo direttore sportivo, in rappresentanza di RedBird.
Tare o D’Amico per il ruolo di ds, punto interrogativo per la panchina. Ma senza escludere sorprese. Dalla prima scelta, inevitabilmente, dipenderà il futuro di Sarri e, più in generale, la nuova guida tecnica del Milan.