In casa Inter non si respira una bella aria e non solo per la sconfitta in finale di Champions League contro il PSG. Per Marotta e la dirigenza nerazzurra la prossima estate potrebbe essere più impegnativa del previsto, a partire dalla scelta in panchina. Ora è previsto un incontro con Inzaghi e la società per capire se ci sono le condizioni per proseguire oppure no. Intanto nelle zone di Milano hanno incominciato a mandare qualche messaggio.

Inter, Inzaghi apre all’Al Hilal

Come riportato da Fabrizio Romano, l’Al Hilal sarebbe fiducioso di ottenere una risposta da Inzaghi nelle prossima 24/48 ore. Le dichiarazioni dell’allenatore italiano sul suo futuro non sono mai state nette nelle ultime conferenze stampa: “Ci siederemo con la società e vedremo cosa fare”. Non ha mai detto un sì o un no. E ora il momento di decidere è arrivato. Il club arabo sarebbe pronto a cospargere d’oro l’attuale tecnico dell’Inter, che deve valutare bene il proprio futuro. Da una parte la grande tentazione di arricchire il portafoglio e fare un’esperienza diversa, dall’altra la volontà di continuare a giocare in Europa con i club migliori. Saranno giorni frenetici e senza sosta, intanto i nerazzurri stanno già pensando al suo possibile sostituto.

Fabregas per il post Inzaghi

Stando a Gianluca Di Marzio, l’Inter avrebbe scelto Fabregas come primo nome per sostituire Inzaghi in caso di partenza. Lo spagnolo qualche mese fa aveva però dato l’ok al Como per restare un’altra stagione sulla panchina dei biancoblu. Cesc ha ricevuto tanto dai lariani e non vorrebbe tradire la fiducia. Ma la chiamata dei nerazzurri potrebbe farlo tentennare. Sarebbe pronto ad ascoltare la proposta dei nerazzurri, ma per lasciare un progetto importante come quello della famiglia Hartono, avrebbe bisogno di garanzie tecniche ed economiche.

Inter, con Fabregas servono garanzie

L’allenatore spagnolo ha un’impronta tattica ben definita, con una linea a quattro coraggiosa e tecnica a supporto di una fase offensiva propositiva. Anche Inzaghi ha dato all’Inter uno stile di gioco feroce e coraggioso, anche se non si è visto in finale di Champions League. Le principali differenze sono però nelle caratteristiche dei giocatori, ad esempio Dumfries e Dimarco perfetti per fare gli esterni nel 3-5-2, un po’ più disattenti da terzini. “Voglio morire con le mie idee”, Fabregas lo ha detto tante volte al Como, anche nei momenti di difficoltà. Poi ha avuto ragione. Il matrimonio potrebbe farsi, ma servirebbe andare in contro a diverse punti. Tocca a Marotta capire quanto potrebbe muoversi.

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