Signori si nasce e Igor Tudor lo è. Il tecnico della Juventus da tempo ha annusato che Champions o non Champions difficilmente sarà confermato sulla panchina bianconera e sa benissimo chi è il suo “rivale”, quell’Antonio Conte voglioso di allontanarsi dall’improvvisazione napoletana per tornare più forte, più bravo e più maturo nel club dove è esploso come tecnico. Eppure il croato, alla vigilia della gara col Venezia, ha solo belle parole per Conte e gli fa i complimenti.

Il messaggio a distanza di Tudor ad Antonio Conte

La Juventus è ad un passo dall’entrata in Champions. Ma prima di iniziare la conferenza stampa, pre Venezia-Juventus, Igor Tudor ci tiene a fare i complimenti al Napoli di Conte per la vittoria dello scudetto. Ma adesso, per i bianconeri, c’è un ultimo step da fare: vincere al Penzo per assicurarsi il quarto posto e l’ingresso in Champions League per la prossima stagione. Come sta la squadra allenata da Tudor, i recuperi in vista dell’ultima di campionato e le probabili formazioni.

Antonio Conte, che al termine della stagione potrebbe proprio diventare il nuovo allenatore della Juventus dopo lo scudetto vinto al Napoli, riceve in apertura di conferenza stampa un messaggio da Igor Tudor: “Faccio i complimenti al Napoli per lo Scudetto, sono stati bravi tutto l’anno. In un campionato vince sempre chi più lo merita, sono 38 gare. Una competizione che dura tutto l’anno vince chi fa meglio”.

Infortunati Juventus, Igor Tudor fa il punto della situazione

La Juventus continua ad essere falcidiata da infortuni, il tecnico croato fa il punto della situazione in vista dell’ultima gara di campionato: “Renato Veiga e McKennie hanno avuto problemi questa settimana ma oggi si sono allenati con la squadra. Anche Koopmeiners, Gatti situazione più o meno la situazione delle settimane scorse. Sono tornati i due squalificati e gli altri sono a disposizione”.

Igor Tudor non si accontenta del quarto posto, grande rimpianto

Non resta comunque contento, anche in caso di conquista dell’entrata in Champions League, sul possibile piazzamento finale della Juventus come quarta e spiega Igor Tudor: “I numeri, i calcoli non sono mai stati parte del mio modo di pensare come allenatore, mi concentro di più sul lavoro settimanale e sulla prestazione, il resto è conseguenza. Il potenziale è più grande di quello che si può vedere ora”.

Ci tiene poi ad aggiungere Igor Tudor sulla stanchezza mentale del gruppo nel finale di stagione: “Da quando sono arrivato io sono state tutte fondamentali, ogni passo falso poteva essere importante. Io non ho visto sbagliare partite importanti, non si è sbagliato quasi niente. Io ho un altro modo di vedere la squadra, mi dà fiducia per domani. Voglio che vadano a prendersi quello che è loro. Se non fai step prima quest’ultimo non puoi farlo, ma la squadra c’è”.

Le paure di Tudor e della Juventus

Come sta la Juventus di Tudor in vista della gara con il Venezia? Spiega il tecnico bianconero: “Li ho visti bene, concentrati, anche in crescita dal punto di vista della convinzione. Mi è piaciuta tanto nell’ultima maturità di controllare la gara. Ho visto una crescita dal primo giorno, da tutti i punti di vista. Poi la partita va interpretata come tutte le altre, poi sempre contano le robe da fare in campo. Preparare la partita è il modo migliore”.

Non ha paura, infine, Igor Tudor di poter lasciare la Juventus a fine stagione anche in caso di quarto posto: “Non guardo niente, guardo i giocatori come stavano oggi, gli parlo e do consigli. Domani preparo una bella riunione, giusta, con i consigli. La vita sta là, altro non conta niente”.

Chi gioca con il Venezia

Infine, Igor Tudor spiega perché non vedremo insieme Conceicao, Nico Gonzalez e Kolo Muani dopo una stagione di alti e bassi: “C’è più qualità ma non che non c’è quantità, altrimenti non vinci neanche in C1. La qualità decide, son sempre loro. Chi ha il gol, la giocata e il passaggio giusto è più facile che vinci ma devi avere anche equilibrio. Non metterne troppi e avere l’equilibrio al contrario, troppi con sostanza che non decidono le partite. Quando trovi questo mix è una bella cosa”.

Chiude Igor Tudor con un rimpianto: “In queste 8/9 gare non ho mai avuto tutti al completo e quello anche mi dispiace. La costruzione della squadra va anche nella continuità di proporre chi si pensa sia più forte, anche 14/15 giocatori con i cambi. Questa è una costruzione di squadra”.

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