
Quelle lacrime erano state un segnale chiaro che si trattava di qualcosa di grave: prima del riposo al Montjuic Lautaro Martinez ha accusato un risentimento ai flessori della coscia sinistra, ha stretto i denti e ha chiuso il primo tempo in campo ma non è rientrato dopo l’intervallo. Solo domani però si conoscerà la diagnosi esatta dell’infortunio.
La grande paura
Inzaghi si è reso conto subito dell’entità del problema – il Toro zoppicava e sentiva un forte dolore – e nella ripresa a Barcellona ha inserito Taremi. Bisognerà attendere dunque 48 ore per gli esami clinici e la conferma di una diagnosi. L’argentino verrà sottoposto soltanto domani agli accertamenti, ma il rischio di uno stiramento è concreto. Una lesione di primo grado lo costringerebbe almeno a due o tre settimane di stop.
I calcoli sugli infortunati
Escluso un recupero per il ritorno a San Siro col Barcellona, Lautaro verrà messo in una campana di vetro. Se l’Inter dovesse centrare la finale di Champions il giocatore in ogni caso verrebbe tenuto a riposo fino alla partita del 31 maggio a Monaco di Baviera ma non è l’unico calcolo che il tecnico nerazzurro è costretto a fare in questo finale di stagione.
Per il ritorno con il Barcellona dovrebbe mancare anche Pavard: il francese ha riportato una distorsione alla caviglia domenica scorsa contro la Roma e neppure è stato convocato per la trasferta in Catalogna e non c’è l’intenzione di rischiarlo ad ogni costo la prossima settimana.
Con il Verona tante riserve
Intanto alle porte c’è il campionato, come si comporterà Inzaghi per la gara di sabato sera col Verona? Manterrà in campo i titolari (infortunati a parte) per continuare il braccio di ferro col Napoli o farà un ampio turnover per fare all-in sulla Champions? La sensazione è che contro l’Hellas in campo scenderanno le seconde linee. Questo un possibile 11 (3-5-2): Martinez; Bisseck, De Vrij, Berenbruch; Zalewski, Frattesi, Asllani, Zielinski, Carlos Augusto; Correa, Taremi.