L’Inter si gioca l’accesso alla finalissima di Champions League nel ritorno del penultimo atto della massima competizione continentale col Barcellona in programma domani, martedì 6 maggio, a San Siro. Alla vigilia del match dell’anno il nodo è legato alle condizioni fisiche di Lautaro: giocherà il capitano o Taremi al fianco di Thuram? Ecco che cosa ha detto Simone Inzaghi in merito al recupero dell’argentino.

Inter, missione finale: come stanno Lautaro e Pavard

“Sappiamo tutti quanto sia importante questa gara. Dovremmo fare una grande partita contro una squadra fortissima che abbiamo toccato con mano. Ci vorrà un’Inter concentrata e lucida”. Esordisce così Inzaghi, ma il discorso si sposta subito sui due grandi interrogativi nerazzurri per la super sfida col Barça: Pavard e Lautaro.

Saranno in campo? “Decideremo insieme allo staff medico e agli stessi calciatori. Sono loro a dovermi dire come si sentono. Pavard ha fatto una prima parte di allenamento con noi e ha sensazioni discrete. Lautaro non si allena dalla partita col Barcellona: lo vedremo oggi”. Sulla possibilità di vederlo all’opera magari solo nella parte conclusiva dell’incontro dice: “Un calciatore che non può partire dall’inizio è difficile che possa darci una mano negli ultimi 25 minuti. Vedremo dopo l’allenamento di oggi, domani mattina è in programma il risveglio muscolare e prenderò le mie decisioni per il bene della squadra”.

Helenio Herrera nel mirino e il ricordo della finale di Istanbul

Inzaghi ha la possibilità di scrivere la storia. Già, in caso di qualificazione, eguaglierebbe il record del mago Helenio Herrera, unico allenatore capace di portare l’Inter per due volte in finale in Coppa dei Campioni. “Dal punto di vista personale primati e titoli fanno piacere, si lavora anche per quello. Le soddisfazioni ti ripagano di tutto il lavoro che c’è alle spalle”.

Se finale sarà, a Monaco di Baviera si proverà ad avere un epilogo diverso rispetto a Istanbul. “È stata una notte difficile da digerire, perché contro il City giocammo una grande gara. È giusto non dimenticare, ma si vive di presente, fa parte del percorso che abbiamo fatto tutti insieme in questi quattro anni. Ora siamo a due partite da un eventuale trofeo, con tutte le difficoltà che abbiamo avuto”.

La dedica al fratello Pippo per l’impresa col Pisa

Può essere una settimana da sogno per la famiglia Inzaghi. Super Pippo ha riportato il Pisa in Serie A dopo 34 anni, Simone può portare l’Inter in finale di Champions League.

“A Pippo ho fatto i complimenti cinque minuti dopo la fine della gara. Complimenti che vanno estesi alla società, allo staff tecnico e ai calciatori. È stata una cavalcata straordinaria, pur non partendo tra le favorite. Già in estate in amichevole avevo notato che si era creata una grandissima alchimia”.

Barcellona, il pericolo numero uno è Yamal

Il tecnico nerazzurro aveva elogiato il baby fenomeno catalano Lamine Yamal già subito dopo il 3-3 dell’andato a Montjuic. E torna a farlo alla vigilia di Inter-Barcellona. “Sicuramente sarà raddoppiato. È un grandissimo talento, e ha solo 17 anni. Mi ha impressionato la sua velocità di pensiero: quando riceve palla, sa già cosa fare un attimo dopo”. Inzaghi sottolinea le qualità nel possesso dei blaugrana, ma è fiducioso: “Il gruppo ci crede, ha voglia, sta aspettando questa partita con la giusta tensione”.

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