
L’impresa contro il Barcellona è ancora sotto gli occhi di tutti. C’è entusiasmo nell’ambiente Inter e non potrebbe essere altrimenti. Ma attenzione, perché la missione Champions non è ancora finita. I nerazzurri avranno di fronte un Paris Saint-Germain che è forte per davvero e che ha una rosa ben strutturata per affrontare ogni competizione. Anche ieri i rossoblù hanno brillato nonostante avessero schierato tutte le riserve.
- Scorpacciata del PSG 2 col Montpellier
- Un segnale all’Inter e la Coppa di Francia nel mezzo
- Le parole di Conte e la pressione su Inzaghi
Scorpacciata del PSG 2 col Montpellier
Il Paris Saint-Germain è già da tempo campione di Francia. Ciò significa che può risparmiare ogni energia sulla Champions League. Ma pur schierando le riserve i rossoblù non hanno ridotto la qualità in campo. Lo abbiamo appurato anche ieri quando la formazione guidata da Luis Enrique è andata a vincere 4-1 in casa del Montpellier. Dopo il vantaggio siglato dal 18enne Mayulu è arrivata la tripletta di Goncalo Ramos a chiudere i conti.
Un segnale all’Inter e la Coppa di Francia nel mezzo
E insomma il segnale inviato all’Inter dal club francese è di quelli importanti. C’è poi da considerare anche la questione allenatore, con Luis Enrique che ha già vinto il trofeo ai tempi del Barcellona, peraltro battendo in finale proprio un’italiana come la Juventus. I rossoblù si possono permettere il lusso di tenere a riposo da qui in avanti tutti i titolari: non ci sono altre battaglie da affrontare se non la Coppa di Francia del 24 maggio contro il Reims.
Le parole di Conte e la pressione su Inzaghi
Qui tornano in mente le parole di Antonio Conte sull’Inter. Probabilmente il condottiero leccese, abile comunicatore, ci credeva per davvero. O magari erano solo giochetti psicologici per alzare la pressione sull’avversario. O ancora una via di mezzo tra le due cose. Ma l’allenatore del Napoli aveva fatto riferimento alle due formazioni di cui disponeva Inzaghi per gestire gli impegni.
Eppure i nerazzurri in emergenza hanno avuto un po’ di difficoltà, tant’è che lo scudetto si è gradualmente allontanato. Oggi il team meneghino sfiderà il Torino con una formazione rimaneggiata: arriverà una risposta pari a quella degli uomini di Luis Enrique? Anche da questi particolari si può capire dove pende la bilancia in vista del big match del 31 marzo.