No grazie, sto bene a Como. Cesc Fabregas gela l’Inter. Il tecnico iberico è a Londra, sul palco del festival SXSv assieme a presidente del club lariano Mirwan Suewarso che non fa giri di parole alla domanda secca che inevitabilmente arriva in queste ore caldissime: “Abbiamo avuto diversi club che ce lo hanno richiesto ma la nostra posizione rimane la stessa: vogliamo continuare a crescere e lavorare insieme. E restiamo così. Questa è la storia”. Fabregas lo ascolta e- come si legge su Repubblica – annuisce. Per Marotta una doccia fredda.

Fabregas non lascia Como

Come si fa a rimanere indifferenti alla proposta di uno dei più prestigiosi club europei come l’Inter? Fabregas resta attaccato a sentimenti ed emozioni. E alla parola data: “Ho iniziato con questo club perché pensavo a un progetto a lungo termine. Non voglio finire la mia carriera in un club dove c’è un progetto per uno o due anni, e poi termina tutto. Credo molto nel progetto a lungo termine del Como, sono arrivato qui da giocatore e sono molto, molto felice perché qui posso lavorare nel modo che voglio”.

La filosofia dell’allenatore spagnolo

Fabregas fa capire che per le sue metodologie l’Inter è un passo troppo avanti per il momento: “Serve sempre un processo, che a Como puoi fare. Nei top team è molto difficile perché lì i club e i tifosi vogliono vincere subito. Certo, anche io penso a vincere. Ma anche, o forse soprattutto, a come voglio perdere. Non rinuncio mai ai miei principi. Se devo perdere, perdo con la mia idea, con il mio stile, con il mio modello, con le mie convinzioni”.

Il progetto a lungo termine

Il tecnico spagnolo sembra irremovibile: “Credo molto nel progetto a lungo termine del Como, sono arrivato qui da giocatore e sono molto, molto felice perché qui posso lavorare nel modo che voglio. Abbiamo gli stessi obiettivi e la stessa ambizione“.

Il piano-B dell’Inter

Dopo l’addio di Inzaghi e l’apparente no secco di Fabregas non restano molte carte nella manica di Marotta. Sullo sfondo ci sono i potenziali nomi di Chivu e Vieira, il sogno resta De Zerbi – che in questo momento diventa la prima scelta anche se non sarà facile scipparlo al Marsiglia – ma non si possono escludere sorpresa. Un’idea potrebbe essere quella di Roberto Mancini, che già ha allenato e vinto con l’Inter, e che ha l’esperienza e il profilo internazionale per avviare un nuovo ciclo.

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