
Il Brescia trova l’accordo con l’Agenzia delle Entrate sui contributi previdenziali non pagati e spera così di evitare la retrocessione in serie C a causa di una penalizzazione in classifica: l’atto verrà presentato domani nell’udienza del Tribunale Federale Nazionale della Figc.
- Brescia, accordo con l’Agenzia delle Entrate
- I contributi previdenziali non pagati
- L’udienza al Tribunale Federale Nazionale
Brescia, accordo con l’Agenzia delle Entrate
All’ultimo secondo, ma il Brescia potrebbe aver trovato la chiave per evitare la retrocessione a tavolino in serie C. Il Giornale di Brescia ha infatti raccontato che il club di Massimo Cellino ha raggiunto un accordo con l’Agenzia delle Entrate che può servire ad alleggerire la posizione della società nel processo che si aprirà domani davanti al Tribunale Federale Nazionale della Figc.
I contributi previdenziali non pagati
Per comprendere la strategia dei legali del Brescia bisogna però fare un passo indietro, a quando proprio l’Agenzia delle Entrate ha scoperto che il club lombardo aveva pagato 2 milioni di euro di contributi Irpef e Inps utilizzando un credito d’imposta ottenuto da una società esterna, poi rivelatosi inesistente.
Una violazione per la quale la società rischia una grave sanzione da parte del Tfn, nell’udienza di domani: in quanto inadempiente di fronte alla giustizia sportiva, il Brescia corre il rischio di subire una penalizzazione di 4 punti in classifica che le costerebbe la retrocessione diretta in serie C (con Salernitana e Sampdoria ai playout) e un altro -4 da scontare nella prossima stagione.
L’udienza al Tribunale Federale Nazionale
Oggi, però, i legali del Brescia hanno ottenuto una vittoria che potrebbe risultare vitale per il club di Cellino. Gli avvocati sono infatti riusciti a dimostrare la buona fede della società e l’assenza di dolo, riuscendo a ottenere un accordo con l’Agenzia delle Entrate che prevede il pagamento rateizzato dei contributi e di una sanzione economica inferiore rispetto a quella prevista in un primo momento.
Domani, nell’udienza davanti al Tribunale Federale Nazionale, il Brescia potrà esibire l’accordo e quindi dimostrare di avere tutta la volontà di rimediare ad un errore compiuto appunto in buona fede, regolarizzando le pendenze col Fisco ed evitando le penalizzazioni in classifica.