
Guai a trasgredire le regole di Hansi Flick. Anche se ti chiami Lamine Yamal e a soli 17 anni sei uno dei calciatori più forti del pianeta. Alla vigilia dell’andata della semifinale di Champions tra Barcellona e Inter l’enfant prodige ha ricevuto una lavata di capo dal tecnico tedesco insieme ad altri tre compagni di squadra.
- Barcellona-Inter, furia Flick: Yamal nel mirino
- Che cosa ha fatto infuriare il tecnico tedesco e i precedenti
- Flick non si fida dell’Inter. E Yamal vuole superare Messi
Barcellona-Inter, furia Flick: Yamal nel mirino
I risultati si ottengono attraverso lavoro e disciplina. Questo il mantra di Flick, che fin dal suo approdo a Barcellona ha messo le cose in chiaro impartendo una serie di regole che i calciatori sono chiamati a rispettare. E chi sgarra viene redarguito davanti a tutti. Non conta il nome, proprio no.
Ne sa qualcosa Lamine Yamal, ultimo fenomeno forgiato da quella formidabile fucina di talenti ch’è la Masia. Quando questa mattina il classe 2007, Ansu Fati, Iñigo Martínez e Fermín Lopez sono arrivati all’allenamento pronti a raggiungere i compagni per iniziare la sessione, si sono imbattuti in un Flick sul piede di guerra.
Che cosa ha fatto infuriare il tecnico tedesco e i precedenti
Se c’è una cosa che l’ex Bayern Monaco non tollera sono i ritardi. E infatti l’allenatore del Barcellona ha rimproverato platealmente i quattro calciatori che non si sono presentati in orario all’allenamento. Tutto sommato a Yamal e compagni è andata pure bene. Già, Iñaki Peña ha pagato a caro prezzo i suoi ritardi, finendo per perdere il posto da titolare. E anche Koundé ha ricevuto più di una strigliata per qualche problema di troppo con l’orologio.
Come ricorda il quotidiano spagnolo Marca, della precisione più svizzera che tedesca di Flick ha parlato mesi fa l’attaccante Pau Victor: “Quando ha stabilito le regole, io ancora non c’ero. Una volta arrivato, mi hanno avvertito che dovevo stare attento. È molto severo sulla puntualità: se ti presenti anche solo tre secondi dopo l’orario stabilito, per lui sei in ritardo”. Il metodo, però, funziona: dopo Supercoppa e Coppa del Re, entrambe vinte ai danni del Real Madrid, Flick può portare a casa anche Liga e Champions.
Flick non si fida dell’Inter. E Yamal vuole superare Messi
Le tre sconfitte di fila dell’Inter non convincono Flick. “In Champions sarà diverso – ha detto nella conferenza stampa della vigilia -. Siamo a due partite dalla finale e tutti daranno il 100% ora. Il passato non conta. L’Inter è un avversario molto ostico, con una delle migliori difese d’Europa. Hanno un centrocampo molto buono e attaccanti forti: sarà una partita difficile”.
Se il tecnico gioca in difesa, Yamal si mostra già sicuro di sé nonostante la carte d’identità. “Se ho paura? Quella l’ho lasciato nel parco di Mataró molto tempo fa. Penso che alla mia età pochi giocatori abbiano giocato così tante partite per il Barcellona come me, e continuerò a farlo. Finché vinco io non possono dirmi niente”. Il talento blaugrana respinge il paragone con Messi, ma spera di fare meglio di Leo. “È vero, non ha segnato contro l’Inter: io spero di riuscirci”.