
Appena un anno fa nasceva il progetto del Milan Futuro, ovvero la seconda squadra che avrebbe rappresentato il club rossonero in Serie C. Seguiva gli spin-off delle formazioni Under 23 nei campionati professionisti minori lanciati da Juventus e Atalanta, e andava a prendere il posto dell’Ancona dopo che quest’ultima venne esclusa dal campionato. Allora il senior advisor del club rossonero Zlatan Ibrahimovic parlava di una squadra con “profili da Milan”, e che avrebbero rappresentato “il futuro della prima squadra”. Oggi però quel futuro parla di retrocessione in Serie D, dopo una stagione in cui le cose non sono andate come auspicato sotto diversi punti di vista.
- Il Milan Futuro affonda contro la Spal nel ritorno dei playout di C
- Gli errori di Ibrahimovic con il Milan Futuro
- Da Bonera a Oddo, ma alla fine il Milan Futuro saluta la C
- Stagione da dimenticare per la società rossonera
Il Milan Futuro affonda contro la Spal nel ritorno dei playout di C
Prima la fredda cronaca: oggi la seconda squadra rossonera si è giocata il ritorno del play-out in casa della Spal, dopo aver vinto l’andata con un punteggio di 1-0. Ma la squadra di Baldini ha ribaltato il risultato, vincendo per 2-0 (doppietta di Masini, tutta nel primo tempo: gli ospiti hanno anche assaggiato l’ebrezza del 2-1 che avrebbe potuto dare loro qualche speranza, ma la rete di Sia è stata annullata a causa di un fallo di Omoregbe che ha viziato l’azione che ha portato al gol).
Quello consumatosi allo stadio Paolo Mazza di Ferrara è stato l’ultimo atto di una stagione che potremmo definire fallimentare per l’ambizioso Milan Futuro.
Nato sotto sacrosanti auspici, il progetto guidato dal direttore sportivo Jovan Kirovski è diventato una sorta di rappresentazione calcistica di legge di Murphy, con una sequela di mosse sbagliate in fila che hanno portato al disastro attuale (è la prima volta nella storia delle seconde squadre in Italia che una di esse retrocede, tanto per aggiungere copioso sale sulla ferita).
Gli errori di Ibrahimovic con il Milan Futuro
Gli addetti ai livori (come li chiamerebbe Dagospia) imputano anzitutto le colpe di una tale caporetto alle scelte fatte da Ibrahimovic in merito anzitutto al ds: tra lui e Kirovski corre un rapporto di amicizia, ma il dirigente ha sicuramente un’ottima esperienza nella MLS statunitense, difficilmente traslabile in una realtà abbastanza diversa (eufemismo) come la Serie C italiana. Non basta avere in comune il fatto che sempre di calcio si tratti.
Nel frattempo però la società ha speso sui 15 milioni (tra le due sessioni) per un mercato che non ha dato i suoi frutti, ma i problemi sono sorti anche in panchina.
Il Milan Futuro avrebbe potuto contare su Ignazio Abate, che già aveva ottenuto ottimi risultati con la formazione Primavera (per due volte qualificatasi alla Final Four di Youth League). Ibahimovic invece ha seguito il cuore (diciamo così) eleggendo un suo ex compagno di squadra quale Daniele Bonera, mentre Abate capita l’antifona è andato ad allenare la Ternana, che per capirci domani farà il suo esordio nei play-off di Serie C. In quel gruppo B dove è (era) presente anche il Milan Futuro che avrebbe potuto (dovuto) allenare.
Bonera invece era alla sua prima panchina da responsabile principale, ma la prima parte della stagione si è rivelata deludente costringendo i vertici ad agire sia a livello dirigenziale (via il ds rossonero Antonio D’Ottavio dopo degli screzi con lo stesso Ibra, e che aveva avuto un ruolo anche nel mercato della seconda squadra) e una campagna acquisti per innestare giocatori con maggiore esperienza in C.
Da Bonera a Oddo, ma alla fine il Milan Futuro saluta la C
Ma lo spartito non è cambiato, e quindi a sette giornate al termine della stagione regolare Bonera è stato esonerato e al suo posto è stato chiamato un altro ex rossonero, Massimo Oddo. Il quale ha cercato di fare il possibile sulla tolda di comando del Titanic che si stava inabissando.
E con giocatori come Francesco Camarda e Alex Jimenez che, pur in rosa, non hanno potuto disputare i play-off a causa del fatto che non hanno giocato almeno 25 partite nella stagione regolare: una svista che si aggiunge alla lista dei passi falsi commessi dalla dirigenza della formazione U23 del Milan.
Stagione da dimenticare per la società rossonera
Milan che aggiunge così questo tassello ad un quadro horror: al di là della vittoria della Supercoppa italiana a inizio, la prima squadra è all’anno zero dopo una stagione in cui gli obiettivi sono caduti uno dopo l’altro, dalla Coppa Italia (con la sconfitta in finale contro il Bologna) al campionato, dove la squadra di Conceiçao (anche lui ai saluti) prova salvare il salvabile con l’accesso alle coppe europee.