
Il prossimo 21 maggio verrà assegnato ad una squadra inglese il trofeo dell’Europa League 2024/2025. Questa è la prima certezza piena che abbiamo dopo il ritorno delle semifinali della competizione continentale che ha visto primeggiare da una parte il Tottenham (vittorioso contro il Bodø/Glimt) e dall’altra il Manchester United (che tra andata e ritorno ha avuto la meglio sull’Athletic Bilbao). La seconda certezza è che nella prossima Champions League sei squadre partecipanti su 36 saranno proprio inglesi.
- Bodø/Glimt-Tottenham 0-2: Solanke e Pedro Porro mandano in finale gli Spurs
- Manchester-United-Athletic Bilbao 4-1: la “peggior squadra di Premier” in finale
- Perché l’Inghilterra avrà sei squadre nella prossima Champions
- E il Chelsea si giocherà la Conference League
- Tra Fiorentina e Betis finisce 2-2 il ritorno della semifinale di Conference: gli andalusi in finale
Bodø/Glimt-Tottenham 0-2: Solanke e Pedro Porro mandano in finale gli Spurs
Nel match dell’andata gli Spurs avevano messo all’angolo i norvegesi (che fecero fuori la Lazio ai quarti di Europa League) con un risultato di 3-1. Nella semifinale di stasera la squadra di Postecoglou ha completato l’opera battendo in trasferta i rivali con un risultato di 2-0. Dopo un primo tempo tutto tutt’altro che entusiasmante, il Tottenham al 63′ va in vantaggio con Solanke, per poi archiviare la pratica all’Aspmyra Stadio sei minuti dopo con il traversone di Pedro Porro.
Manchester-United-Athletic Bilbao 4-1: la “peggior squadra di Premier” in finale
A Bilbao il club del Galletto affronterà il Manchester United, che dopo il 3 a 0 in caso dell’Athletic ha ribadito la propria superiorità nel match del ritorno, vinto in casa 4-1. Inizialmente, passata la prima mezzora di gioco, gli ospiti avevano freddato i padroni di casa (e Onana) con la rete di Jauregizar, ma rimarrà un gol della bandiera: nella ripresa arriva il pareggio con Mount, seguito dalle reti di Casemiro da fermo, di Hojlund ed infine sul recupero è arrivata la doppietta dello stesso Mount.
Una boccata d’ossigeno per la squadra di Amorim che nei giorni scorsi aveva riconosciuto il fatto che i Red Devils erano stato protagonisti della “peggior stagione in 50 anni” di storia del club, oltre a candidarsi come “peggior squadra di Premier a poter vincere l’Europa League”.
Perché l’Inghilterra avrà sei squadre nella prossima Champions
Ora lo United proverà a salvare la faccia con la finale Tottenham-Man UTD in programma alle 21:00 il prossimo mercoledì 21 maggio. Ma intanto, vada come vada, per il calcio inglese questo è un trionfo: questo derby di Premier League nella seconda competizione continentale UEFA (a cinque anni da Chelsea-Arsenal) suggella la presenza di sei club inglesi nella Champions 2025/2026.
Questo in virtù dei quattro posti blindati dal campionato della Premier, primo nel ranking UEFA e quindi autorizzato a mandare nel torneo della coppa delle grandi orecchie quattro squadre (a cominciare dal Liverpool fresco campione scudettato) ai vertici della classifica di campionato 2024/2025. Ma, in virtù delle regole introdotte da Nyon nel 2023, c’è un quinto pass a disposizione per la Champions, conferito ai campionati che hanno il miglior ranking UEFA della stagione. Un onore concesso a due Paesi che presentano questo risultato, in questo caso l’Inghilterra e la Spagna (in passato l’exploit ha riguardato Germania e Italia).
A queste cinque si aggiungerà poi una tra Tottenham e Manchester United, giacché chi vince l’Europa League ha accesso alla successiva Champions. Dato curioso, entrambe nella classifica della Premier League sono attualmente non molto distanti della zona retrocessione (altro che coppe europee).
E il Chelsea si giocherà la Conference League
A proposito di finaliste, l’Inghilterra non avrà rappresentanti nell’ultimo atto dell’attuale Champions, ma si può consolare con la presenza di un’altra sua squadra anche nella finale di Conference League. Parliamo del Chelsea, che tra andata e ritorno ha avuto la meglio sul Djurgården per 5-1. Per la precisione, nell’andata in casa contro gli svedesi il risultato fu di 4-1, e nel ritorno di stasera è bastato il gol di Dewsbury-Hall nel primo tempo per chiudere i conti e liquidare i modesti scandinavi.
Dopo i marosi degli ultimi tempi, i Blues sembrano aver ritrovato la bussola, in piena lotta per un piazzamento nella prossima Champions e con un progetto di ricostruzione che sta dando i suoi frutti, tra la guida in panchina di Maresca e una rosa di giovani dalle prestazioni solide.
Tra Fiorentina e Betis finisce 2-2 il ritorno della semifinale di Conference: gli andalusi in finale
Chi invece non vedrà una finale europea è purtroppo la Fiorentina. La squadra di Palladino al Franchi chiude la sua avventura in Conference League 2024/2025 (mancando l’impresa di disputare la terza finale di fila) con il pareggio 2-2 contro il Betis nel ritorno della semifinale: in virtù del 2-1 nell’andata di Siviglia, gli andalusi andranno a giocarsi la finale di Breslavia il prossimo 28 maggio contro il Chelsea.
Non è stata sufficiente quindi la doppietta di Gosens, che ha risposto ad un Betis subito arrembante nel primo tempo, con il gol del vantaggio realizzato da Antony su punizione. Il tedesco ex Inter porta il match in pareggio su calcio d’angolo, per poi raddoppiare prima della fine del primo tempo.
La ripresa vede ancora il Betis propositivo, approfittando di un momento di stanchezza e di poca lucidità della Fiorentina, ma il risultato non si sblocca. Si va quindi ai supplementari, dove nei primi minuti avviene la svolta del 2-2, grazie al cross di Antony che viene intercettato da Ez Abde, abile a mandare in rete la palla alle spalle di De Gea. E sul finale sfiora anche la doppietta personale.